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Il quartiere, isolato rispetto alla città da numerose infrastrutture viabilistiche e ferroviarie, è caratterizzato da un’assenza di pianificazione e disegno unitari.

Le attività produttive con sviluppo volumetrico prevalentemente orizzontale, si alternano a edifici isolati con sviluppo verticale, che accolgono attività ricettive e direzionali. 

In questo contesto è possibile avviare un processo di riqualificazione e riconversione urbana che assegni identità al quartiere attraverso interventi puntuali fondati su precisi principi insediativi:
_Orientare la pianificazione verso un’idea di campus urbano, nel quale il sistema degli spazi aperti costituisce il “tessuto connettivo” a supporto degli edifici isolati e indipendenti già presenti nel quartiere;
_Istituire un rapporto diretto tra edificio e spazio urbano ponendo i fronti a contatto con lo spazio pubblico, senza arretramenti e recinzioni;
_Rafforzare la continuità dello spazio aperto pubblico e privato attraverso la permeabilità dei piani terra e la declinazione di soglie di passaggio tra spazi pubblici, semi pubblici e privati.

La scelta insediativa prevede la separazione dell’edificio in due volumi indipendenti che istituiscono con il contesto circostante due differenti ordini di relazioni:
_una Torre con ingresso e affaccio principale ad est, contenente gli uffici, i relativi spazi di supporto e il nido aziendale, caratterizzata da una “lanterna” in sommità, istituisce un rapporto visuale con il resto del quartiere e con gli edifici alti circostanti.
_un Basamento a doppia altezza delimita lo spazio aperto pubblico disponendosi in arretramento lungo via Stephenson e via Val Formazza, racchiude una corte interna aperta e ospita una caffetteria, una sala conferenze e i magazzini.

Anche gli spazi aperti sono caratterizzati da trattamenti differenti:
_lo spazio pubblico all’angolo tra via Stephenson e via Val Formazza, insieme con la corte interna, è caratterizzato da un disegno geometrico del verde e della pavimentazione che contribuisce a dare ordine al fronte urbano;
_le aree poste sul lato ovest sono caratterizzate invece da un verde più fitto e da un disegno più organico a creare delle zone cuscinetto sui confini.

La distribuzione delle funzioni in corpi distinti separa gli ingressi in relazione agli utenti:
Ingresso principale agli uffici dalla corte;
_Ingresso alle funzioni collettive da via Stephenson: accoglie i visitatori alla sala conferenze in caso di eventi e al bar-ristoro;
_Ingresso ai magazzini su via Val Formazza;

_Gli spazi interni sono suddivisi in aree funzionali  indipendenti:
_Il piano terra è totalmente permeabile e costituisce il luogo di relazione, di accoglienza e di ingresso agli uffici.


Verso sud, lungo via Stephenson, un ingresso a doppia altezza serve le funzioni pubbliche. Sul lato est un ampio portico identifica il passaggio tra lo spazio pubblico e la corte interna di ingresso agli uffici. La torre è un prisma puro caratterizzato da grandi superfici vetrate orientate per rispondere al meglio agli apporti solari. La riduzione degli elementi strutturali, l’uso di ampie superfici libere di piano e la concentrazione dei collegamenti verticali, degli spazi di supporto e dei servizi igienici in nuclei compatti, garantisce grande flessibilità e adattabilità degli spazi di lavoro ai cambiamenti futuri. 

PROGETTO
TEAM PLUS ULTRA

Alessandra Castelbarco

Marco Di Nallo

Chiara Girolami

Giuseppe Tagliabue

PROGETTO
TEAM RSG

Enrico Gianni

Alessia Sarno

Elena Piona

LUOGO

Milano, MI

CRONOLOGIA

Concorso 2016

PROGRAMMA

Concorso di idee per il riuso

di un lotto in un'area

industriale per un

complesso di uffici

con uno spazio pubblico

SUPERFICIE

5.000 mq

RENDER

Niccolò Brovelli

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