La piscina è collocata sul terrazzamento più basso di una proprietà sui colli pesaresi che digrada verso la città, rivolta verso sud. Il collegamento con gli spazi di abitazione avviene tramite una scalinata all’aperto, rivestita in cotto, che segue l’andamento del terreno e collega i vari livelli del giardino tra loro, aprendosi a scorci verso la campagna e verso la piscina in un andamento sinuoso.

 

La serra, destinata un tempo, al ricovero degli agrumi durante l’inverno e ora dismessa, viene recuperata e destinata ad ospitare alcune funzioni accessorie: uno spogliatoio, un bagno, una cucina e una piccola zona pranzo al riparo dal sole.

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Alla vasca (6 x 13 metri) si accede nell’angolo nord-est da una scalinata disposta in modo da assecondare l’andamento digradante del terreno con la discesa in acqua. La pavimentazione intorno alla vasca è realizzata con fasce di listoni in IPE orientate in modo da assecondare la direttrice del bordo vasca. Il bordo della vasca è realizzato con liste sottili di legno della stessa essenza. Dove la vegetazione verso valle risultava meno fitta è stata ulteriormente sfoltita per rafforzare alcune visuali verso il mare.

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La pavimentazione antistante la serra dismessa è invece realizzata con un disegno a fasce di due tinte rosate che riprendono il colore del cotto locale, con il quale sono realizzati i piccoli annessi all’interno del giardino e il tetto della serra stessa. Il dislivello tra il piano di calpestio della serra – consolidata dal punto vista strutturale e con nuove fondazioni – e la pavimentazione esterna hanno offerto la possibilità di realizzare una vasca in cemento a vista da utilizzare come seduta grazie a dei moduli in legno, come contenitore per piante e fiori o come vano porta oggetti.

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